![]() |
|
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Storia Storia del Progetto Nel 1973 Jeremy
Harris e James DeLaurier si conobbero durante il loro lavoro
come ingegneri di ricerca al “Battelle Memorial Institute”,
a Columbus nel Ohio. Harris si era interessato al progetto ornicottero
fin dalla
fine degl’anni sessanta, come risultato della sua ricerca sugli
amplificatori meccanici per il “Masters” (laurea) al Ohio
State University. L’importanza di questa ricerca si basa sul fatto di aver stabilito
un fondamento tecnologico per lo sviluppo di un’aeromobile a grandezza
naturale, sviluppo che iniziò subito dopo i voli del modello. Una Breve Storia degl’ornicotteri Questa non intende essere un’ampia trattazione della storia del volo ad ali battenti. Tale argomento è colmo di esempi di sforzi sfortunati basati su fraintendimenti (o incapacità di intendimento) delle leggi fondamentali della fisica del volo. Al contrario, sono stati selezionati progetti verificabili che hanno, o dato un contributo significativo allo sviluppo e alla comprensione, del volo meccanico a sole ali battenti, o hanno chiaramente costituito uno sforzo riuscito e originale. Tutta la storia degli ornicotteri incomincia con Leonardo Da Vinci e il suo progetto di volo umano. Benchè non fosse in grado di volare, la sua macchina volante già dimostrava molta intuizione e ingegnosità. Per esempio, le ali di membrana dimostrano chiaramente che Leonardo si rendeva conto che le penne non erano necessarie per un volo ad ali battenti. Inoltre il meccanismo di azionamento arivava vicinissimo ad ottimizzare l’energia fornita da un motore umano. Il primo volo documentato e provato con testimoni di un’aeromobile ad ali battenti, fu fatto in Francia da Alphonse Penaud con un modello di ornicottero alimentato a elastico. Questo stabilì lo stampo originale per i futuri modelli di ornicottero, che differivano soltanto nei dettagli e nei materiali. L’ornicottero a propulsione umana di Alexander Lippisch veniva rimorchiato in volo e, una volta sganciato, planava facendo uso della propulsione umana. Questa ricerca era completata da pubblicazioni che descrivevano le teorie del Dott. Lippisch sul volo ad ali battenti. Questa attività si svolgeva in Germania. Anche Emil Hartman costruì un ornicottero a propulsione umana, Era rimorchiato in volo (da un automobile) e, una volta rilasciato, planava facendo uso della propulsione umana. Questo non aveva lo stesso complemento teorico del lavoro di Lippisch, ma aveva dimostrato di essere un validissimo tentativo in quanto provava la definizione che un vero ornicottero è simile ad un uccello, ma non una sua copia pedante. Questa attività si svolgeva in Inghilterra. Gli anni 60 Lo statunitense Percival Spencer sviluppò una serie di modelli di notevole interesse di ornicotteri a volo libero, a motore. Erano di diverse misure e di diverse potenze del motore e sono tuttora considerati piuttosto originali. Una versione moderna di ornicottero del tipo pilotato a distanza è stato recentemente sviluppato dalla “Sean Kinkade” in Florida. 1991 Il modello a motore di Harris/DeLaurier ha dimostrato il tipo di tecnologia necessaria per un’aeromobile in piena scala. Questo modello è riconosciuto dal FAI come il primo ornicottero a motore, e pilotato a distanza che abbia avuto successo. Il Progetto Ornicottero (UTIAS) a motore e pilotato è basato sulla tecnologia del modello Harris/DeLaurier, ed è ad accelerazione autonoma (solo sbattimento) su pista piatta a velocità di stacco. |
Copyright 2006 Project Ornithopter |