Angolo
del Pilota
Per
le scorse tre stagioni di prove sono stato il pilota del Progetto Ornicottero,
e sono onorato di essere stato scelto e accettato da quei colleghi
che fanno parte del gruppo.
Prima di esprimeri
i miei pensieri e le mie sensazioni quando mi metto nell’abitacolo dell’ornicottero,
desidero presentare un breve resoconto delle mie esperienze di volo:
Essendo cresciuto
in una famiglia tutta dedicata al volo, venni esposto ad una grande
varietà di esperienze di volo. Fin da quando avevo
quattro anni, ricordo di aver messo le mani sui comandi di un Cessna
150 e all’età di quattordici anni pilotavo già deltaplani
e alianti convenzionali. Ottenni il mio brevetto di pilota privato quando
avevo diciotto anni e continuai a fare esperienza pilotando il Cessna
180 di famiglia; pochi anni dopo ottenni il brevetto commerciale di pilota
per aeromobili ultra-leggeri. Ho pilotato, istruito al volo, costruito
velivoli “fai da te” e ultra-leggeri fin dagli anni novanta.
Nel 1995 fui così fortunato da prendere parte alla produzione
del film “Fly Away Home” (“Casa, vola via”) come
controfigura di Anna Paquin – primo pilota, e di Jeff Daniels – secondo
pilota: far volare il “Cosmos trike” fu un’ esperienza
indimenticabile. Mi tengo al corrente facendo voli di piacere dalla
mia pista privata di Cannington, Ontario.
L’ornicottero: che macchina! Salendo nell’abitacolo per
la prima volta non mi sentii molto diverso dal montare su un qualsiasi
velivolo costruito in casa. Quello che mi colpì in modo speciale
fu l’atmosfera di un approccio ben organizzato e di gruppo. Il
numero di persone necessarie per preparare il velivolo per le prove è davvero
sbalorditivo.
Il mio livello di
familiarità cambiò drammaticamente nel
momento in cui il motore girò per un poco con la manovella e si
mise in moto. Era molto inusuale e anche piuttosto strano vedere le ali
che battevano. Il movimento delle ali e l’impressione della reazione
che ne deriva sono davvero eventi sensazionali.
Veniamo al sodo: come tentiamo di far volare questo uccello? I
miei rullaggi iniziali mi diedero una buona sensazione, e ottenni
una velocità tra I quaranta e i quarantacinque (miglia all’ora)
con un buon controllo direzionale. L’obbiettivo è di arrivare
alla velocita calcolata di rotazione sui 54 – 56 miglia all’ora
senza provocare pericolosi carichi all’aeromobile. Il mio istinto
mi faceva provare a far volare l’ornicottero come un aereo convenzionale.
Fu presto chiaro sia alla squadra sia a me che questa era la tecnica
sbagliata. Con tanti rullaggi, simulazioni con il computer e discussioni,
la migliore strategia fu escogitata. Era ovvio che bisognava tenere
le tre ruote piantate per terra più saldamente possibile fino
a quando la calcolata velocità di rotazione venisse raggiunta.
Questo si rivelò molte più difficile di quanto potrebbe
sembrare. La limitata lunghezza della pista, il vento laterale, e le
forze di portanza naturali sulle ali battenti sono i fattori che resero
questa tecnica molto difficile da eseguire. Io so, che con la perseveranza,
padroneggieremo questa tecnica e faremo volare l’ornicottero.
Tutti mi chiedono
come sia l’ambiente nell’abitacolo. Prima
di tutto è un’esperienza surreale quando sai che l’unica
spinta che ti sta mandando giù dalla pista viene dalle ali battenti.
La posizione dei comandi e degli strumenti sono buoni e li sento normali.
L’ornicottero ha due assi di comando: il timone ed elevoni sono
sulla barra di comando centrale e i pedali azionano la ruota anteriore.
Sono abituato a questo assetto da quando faccio volare velivoli ultra-leggeri
con due assi di comando. C’è abbastanza movimento sù e
giù, ma non mi dà fastidio perché sono bene allacciato
e sono troppo occupato da accorgermene. Tutto sommato, trovo che pilotare
l’ornicottero sia un’esperienza estremamente invigorante
e piacevole.
Aspetto con impazienza
una nuova stagione di prove e di cameratismo con il resto della squadra.
Penso che con le giuste condizioni saremo
in grado di finire il nostro lavoro: far volare l’ornicottero dalla
pista di Downsview è stato il sogno del Progetto Ornicottero da
molto tempo e spero che nel 2004 diventerà realtà.
Jack Sanders
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